7 regole per scrivere il titolo di un volantino politico che attira l’attenzione degli elettori

Il titolo è l’elemento più importante in un volantino politico.

Il titolo è un’anticipazione di quello che stai per raccontare in modo più argomentato e, se fatto come si deve, “costringe” l’elettore a continuare la lettura.

Non importa quanto sia bella la grafica del tuo volantino politico o quanto siano scritti bene gli altri contenuti, se il titolo non attira l’attenzione il resto è quasi inutile.

Il rischio è che il tuo volantino politico finisca strappato nel cestino dopo che è stato letto il solo titolo.

Ecco perchè la maggior parte del tempo, quando scrivi un volantino politico, deve essere dedicata alla scrittura del titolo.

Devi scrivere almeno dieci titoli prima di sceglierne uno. La cosa migliore sarebbe testarli, anche su gruppi ristretti di persone che fanno parte del target a cui ti rivolgi. Cambiando semplicemente il titolo, puoi ottenere tassi di risposta del 300% in più.

Per questo motivo ho voluto rivelarti le 7 regole principali su come creare un titolo efficace per un volantino politico. Se vuoi scrivere un titolo che attiri l’attenzione tienile sempre a portata di mano. 

Ecco le 7 regole di un volantino politico che funziona

Entriamo subito nel dettaglio.

1. Le parole devono essere grandi ed in grassetto. Il tuo titolo deve distinguersi ed essere la prima cosa che gli elettori vedono. Assicurati che sia almeno il 50% più grande del corpo del testo. Puoi anche usare un carattere diverso rispetto al corpo del testo, in modo da farlo risaltare ancora di più.

2. Non utilizzare tutte le lettere maiuscole nel titolo. Magari lo puoi fare con un paio di parole per dare enfasi, ma non su tutto il titolo perché è difficile per gli occhi da leggere. Alcuni test hanno dimostrato che mettere la prima lettera maiuscola di ogni parola può aumentare i tassi di risposta, anche se in realtà è una pratica più diffusa negli Stati Uniti che in Italia.

3. Usa le virgolette ed altre forme di punteggiatura. Le virgolette puoi usarle per racchiudere l’intero titolo, parole specifiche o una frase. Altri segni di punteggiatura quali punti interrogativi, punti esclamativi, trattini o parentesi possono aumentare il coinvolgimento di chi legge.

4. La lunghezza del titolo non è importante, l’importante è che le parole che stai usando parlino al target di elettori giusto. Un titolo può essere lungo, anche con diverse frasi. Oppure può essere solo di poche parole. L’importante è che stimoli la curiosità di chi legge e contenga qualche tipo di beneficio.

5. Non devi cercare di sembrare un guru, un super intelligentone. Se usi un linguaggio difficile e c’è bisogno di interpretare le parole o le frasi che hai scritto, allora il titolo non va bene e va rifatto.

6. Non devi ingannare l’elettore. Un titolo come “Mai più tasse” serve per attirare l’attenzione, ma poi sarai in grado di mantenere la promessa? A lungo andare fare proposte che non vengono poi realizzate ti porta a deludere l’elettore ed a farlo arrabbiare.

7. Non mettere il tuo nome o quello del tuo partito nel titolo. Il volantino politico non è su di te o sul tuo partito, ma su quello che puoi fare per gli elettori. Devi pensare solo in termini di interessi e desideri del tuo elettorato, di come puoi migliorare la loro vita.

I tuoi ultimi volantini seguono queste regole?

Fai questo brevissimo esercizio : riprendili in mano, controllali uno per uno e modificali seguendo le 7 regole.

Poi stampa la vecchia e la nuova versione e mettile una a fianco all’altra. Noti la differenza?

 

matteo spigolon

MATTEO SPIGOLON

12 anni di esperienza politica sul campo, oltre a competenze di comunicazione e marketing politico. A differenza delle tradizionali agenzie, i cui consulenti non hanno mai fatto politica attiva e non hanno mai distribuito nemmeno un volantino, conosco esattamente i meccanismi interni della politica, le cose che funzionano e quelle che non funzionano, avendo vissuto in prima persona queste esperienze.

6 commenti su “7 regole per scrivere il titolo di un volantino politico che attira l’attenzione degli elettori”

  1. Mi sto preparando nella realizzazione dei volantini per la mia campagna elettorale.
    Il problema è che nella mia città ancora non si sa quando si voterà, solo che non posso stare ad aspettare troppo; la domanda che ti pongo è questa: è un problema (secondo te) se non metto sui volantini “Elezioni in data …”?
    Un’ultima cosa. Secondo te è meglio mettere solo “Vota Birrini” oppure specificare come fanno molti “Vota lista e scrivi cognome”?

    Grazie

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  2. Un’informazione.
    Ho chiesto a vari “Esperti” ma ancora non ho ricevuto una risposta convincente.

    La domanda è questa: è possibile lasciare i volantini elettorali ai bar e ristoranti?

    Grazie

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    • Ciao Daniele.

      Io farei una distinzione tra possibile e utile.

      E’ possibile fare quello che tu mi chiedi? Si, lo è, se i gestori ti danno il permesso. Lo fanno un po’ tutti (fatti qualche domanda).

      E’ utile? Per esperienza ti posso dire che volantini e santini elettorali lasciati in bar, ristoranti, tabaccherie e chi più ne ha più ne metta, servono a poco. Se dovessi dare una valutazione da 0 a 10, dove 10 è il massimo dell’utilità e dell’importanza, darei voto 1. Gli stessi gestori, in molti casi, appena giri l’angolo, li buttano nel cestino. Se non lo fanno loro lo farà il candidato che passa dopo di te o uno a cui dai fastidio. Se anche rimanessero lì, ti assicuro che pochissimi li prenderanno su.

      Questa pratica di lasciare giù i volantini da qualche parte è un marketing della speranza. La speranza che (1) qualcuno li prenda su e poi (2) li legga, come minimo. Non puoi basare la tua campagna elettorale sulla speranza e non puoi nemmeno pensare che un volantino vada bene sia per i bar sia per altri luoghi.

      Detto questo, se la tua domanda era riferita ad eventuali divieti di legge non mi risulta ci siano problemi. Di sicuro non ci sono prima dell’inizio della propaganda elettorale (dal 30° giorno antecedente a quello della votazione), non mi risulta nemmeno per il dopo.

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      • Ciao Matteo

        Quindi, quali potrebbero essere delle azioni efficaci per quanto riguarda la distribuzione dei volantini?
        All’interno del mio gruppo anche coloro che dovrebbero guidarci nella campagna non fanno altro che darci consigli banali, conseguentemente non sono d’aiuto.
        E, sinceramente, mi stanno facendo pensare sempre più: ma sono esperti o solo persone che per diretta conoscenza di tizio, caio etc. sono finite qui?

        Grazie

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        • Ciao Daniele,

          a chi sono rivolti questi volantini? Dove trovi le persone direttamente interessate al problema che denunci nel volantino e/o alla soluzione che proponi?

          Rispondi a queste due domande in sequenza e farai un passo avanti.

          Sempre che il volantino, per quello specifico caso, sia il mezzo adatto per comunicare.

          Rispondi

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