Keda Kaceli

Ecco perché Salvini non potrà mai essere il leader del centrodestra (a meno che…)

salvini leader centrodestra

“E adesso mi prendo il centrodestra…”

Era il titolo di copertina dell’intervista a Matteo Salvini sul primo numero della rivista mensile “Buongiorno Italia”.

Non credo siano mai uscite tali parole dalla bocca di Salvini (almeno in pubblico), ma che quello sia l’obiettivo del segretario della Lega Nord è innegabile.

Salvini ha preso in mano un partito devastato dagli scandali, con un elettorato deluso, senza più una leadership, e l’ha risollevato fino a diventare il primo partito del centrodestra in termini di consenso.

Senza contare il suo grande consenso personale, ben superiore a quello della Lega, che ha superato le barriere del Po ed è arrivato fino al profondo sud.

Fino ad oggi si è fatto forte dei risultati dei sondaggi che lo davano in crescita, giorno dopo giorno, e come l’alternativa di Renzi per il centrodestra (di Grillo si sono dimenticati?).

Ma ad un certo punto questa crescita costante si è arrestata.

Prevedibile.

Salvini ha ignorato per molti mesi un principio fondamentale del marketing politico, per il quale la crescita continua sua e della Lega Nord hanno un limite fisiologico.

Lo avevo scritto già la scorsa primavera sul gruppo Facebook dei fans di Fabbrica Politica, attirandomi le ire di qualche leghista.

Il tempo mi ha dato ragione. 

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