Pensavi che la crisi di governo portasse a elezioni anticipate?
Eri sicuro che Salvini avrebbe avuto la strada spianata per andare a nuove elezioni nel mese di ottobre?
E invece…non è così automatico.
In Italia, la storia insegna, la richiesta di elezioni immediate, almeno da quando è nata la “Seconda Repubblica” che ha visto l’ascesa di Silvio Berlusconi, non ha sempre avuto esito positivo.
Il Presidente della Repubblica, per il ruolo che ricopre e le funzioni che gli vengono attribuite dalla Costituzione, proverà a trovare delle maggioranze alternative a quella formata da Lega e M5S, in modo da arrivare fino al termine della legislatura (prima della fine c’è da eleggere il suo successore, dettaglio da non dimenticare).
Se questo non sarà possibile ne trarrà le conseguenze e favorirà l’insediamento di un governo di orizzonte elettorale che possa guidare il Paese a elezioni anticipate.
Non credo, invece, a un governo a scadenza che si occupi di approvare la manovra finanziaria (che, tra l’altro, prevederà l’aumento dell’iva senza il disinnesco delle clausole di salvaguardia) per poi esaurire le proprie funzioni e permettere di andare al voto.
Mai dire mai, per carità, ma chi si prenderebbe la responsabilità di appoggiare questo governo di scopo di durata così breve?