Doug Stamper

House of Cards, la serie tv che tutti quelli che fanno politica dovrebbero guardare

house of cards

Il 14 febbraio 2014 il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha inviato un messaggio su Twitter in cui invitava i propri follower a non dare anticipazioni sulla seconda stagione che sarebbe cominciata il giorno successivo. Nel messaggio scriveva: “Tomorrow: House Of Cards. No Spoilers, please.”

Questo tweet da l’idea dell’attesa generata da una delle migliori serie tv che io abbia mai visto, tanto sembra realistica e precisa nella sua realizzazione.

Per la terza stagione di House of Cards, iniziata da poche settimane, c’è stata la messa in onda in (quasi) contemporanea tra Stati Uniti ed Italia : le prime due puntate sono state trasmesse in America da Netflix ed in Italia da Sky Atlantic. In inglese. Dalla settimana successiva sono iniziate quelle doppiate in italiano.

La prima stagione era quasi passata sottotraccia in Italia, ma poi c’è stato un crescendo che ha fatto diventare la serie un ‘must’ che ti fa restare incollato alla tv settimana dopo settimana. Sono sincero, crea una specie di dipendenza.

“Gli intrighi del potere”, “Il lato oscuro della politica Americana“. Due descrizioni che riassumono perfettamente quello che troverai.

Tradimenti, complotti, omicidi, prostituzione, accordi politici. Sono queste alcune delle parole d’ordine della serie di House of Cards. 

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