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10 cose da sapere per usare Twitter in Campagna Elettorale

twitter politicaTwitter è una risorsa fondamentale per comunicare rapidamente con i tuoi sostenitori durante la campagna elettorale.

Lo usano anche molti giornalisti e personaggi importanti e, se lo usi in modo appropriato, puoi avere un ritorno di immagine ed una connessione con i media tradizionali in maniera semplice, veloce e gratuita.

Non ti serve essere un super esperto di Twitter per iniziare, lo puoi usare anche avendo una conoscenza di base. Anche se non hai mai usato Twitter o lo hai fatto solo a livello personale, è importante utilizzarlo per le campagne politiche.

Ecco dieci brevi consigli per iniziare.

  1. Collega gli account sui Social Media. Collega i tuoi account di Facebook, Twitter e LinkedIn (l’ideale è postare da twitter) e fai arrivare il tuo messaggio su tutte le piattaforme in un colpo solo per aumentarne la diffusione. Ho visto molte persone usare solo una piattaforma e non distribuire su più canali il loro messaggio, e questo è un errore. Il tuo messaggio deve avere una penetrazione più ampia possibile, solo così potrai raggiungere più persone e fare in modo che ti ascoltino.
  2. Usalo bene. Twitter fa della velocità di diffusione del messaggio un suo punto di forza, ma bisogna stare attenti. Ho visto molti candidati fare errori grossolani preferendo la velocità alla cura dei contenuti. Devi controllare sempre le fonti e la veridicità delle informazioni prima di scrivere.
  3. Ripetizione. Sul New York Times è comparso uno studio che dimostra come riutilizzando lo stesso contenuto, ma cambiando la headline (intestazione) il numero di visualizzazioni cresce in maniera esponenziale.
  4. Hashtag. Funzionano bene perchè le persone possono facilmente monitorare e ricercare i contenuti a cui sono interessate. Gli hashtags amplificheranno i tuoi contenuti su temi specifici.
  5. ConnessioniCi vuole tempo per costruire un seguito da zero, ma partire con pochi seguaci influenti potrebbe aiutarti ad accelerare i tempi. Crea un elenco di opinion leader ed inizia a dialogare con loro, anche con messaggi diretti. Ti si possono aprire molte porte.
  6. Stampa. Twitter è un ottimo strumento per migliorare i tuoi rapporti con la stampa. Focalizzati sulla pubblicazione di contenuti di valore, per avere più possibilità che i tuoi messaggi vengano retwittati da qualcuno dei media.
  7. Favoriti e RetweetE’ molto semplice : retwitta e metti tra i favoriti i tweet di altre persone. Vedrai che molti ricambieranno.
  8. Rispondi ai messaggi. Devi sempre rispondere ai messaggi di chi ti segue. Questo fa in modo di ampliare le discussioni e creare connessioni anche con nuove persone che ti vedono attivo.
  9. Utilizza gli strumenti giusti. Per migliorare l’uso di Twitter puoi usare strumenti come Tweetdeck, Tweepi, Unite Blu ed altri. Questi programmi ti aiuteranno a far crescere il tuo seguito, ad entrare in contatto con persone importanti ed eliminare chi non vuole seguirti.
  10. Non smettere di twittareSe vuoi avere un buon seguito su Twitter continua a scrivere. Non rimanere in silenzio a lungo, scrivi contenuti pertinenti, coerenti ed interessanti e, in pochi mesi, noterai un seguito crescente.

Questi sono alcuni semplici consigli da tenere sempre in tasca, ma la strategia sui social media deve essere pianificata a monte e coordinata con il tuo team per tutta la durata della campagna elettorale.

E, soprattutto, deve servire per comunicare costantemente il tuo posizionamento politico.

L’evoluzione della Comunicazione Politica in Italia : un po’ di storia fino ai giorni nostri

comunicazione politicaFare politica implica per definizione comunicare. Comunicare con le masse, con i giornalisti, con il proprio partito e oppositore. Ma sempre di comunicazione si tratta, comunicazione politica in questo caso.

Ma come si è evoluto il rapporto tra comunicazione e politica nel corso del tempo? Prendendo anche solo l’ultimo secolo abbiamo assistito ad almeno 3 grandi mutazioni, riconosciute unanimemente da tutti gli addetti ai lavori.

Una grande fase è quella che ha caratterizzato la prima metà del ‘900.

Qua non esisteva ancora una vera e propria strategia e regia comunicativa, molto era lasciato nelle mani dei singoli candidati e quindi dei volontari che li sostenevano localmente.

Affidandosi a mezzi propri e talvolta di fortuna, contattavano per lo più privatamente le persone del proprio paese, amici e conoscenti, cercando di convincerli a votare il candidato del partito di appartenenza. Tutto era molto “hand made” per usare un termine in voga oggi.

I canali d’informazione, per lo più radio e giornali, non elaboravano o giudicavano quanto detto da un politico, ma semplicemente lo riportavano tale e quale. Si limitavano cioè alla lettura di sporadici comunicati non pensando neanche lontanamente di dare un giudizio morale, ne tantomeno di intromettersi nella loro vita privata. 

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