Il grido “elezioni anticipate” si è levato da più parti all’indomani del referendum costituzionale del 4 Dicembre, che ha visto prevalere nettamente il fronte del NO.
A gridarlo sono stati soprattutto i leader e i soggetti politici azionisti del fronte del NO alla riforma : Beppe Grillo, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e altri con minor seguito.
Ne manca uno all’appello, vero? Eh si, manca Silvio Berlusconi.
Berlusconi ha detto si ad elezioni anticipate, ma solo dopo aver fatto una nuova la legge elettorale.
Ecco le sue parole, ripetute più volte negli ultimi giorni.
A tale governo noi non potevamo partecipare né collaborare: siamo invece molto interessati a collaborare a una nuova stagione di riforme costituzionali vere e – nell’immediato – a una riforma della legge elettorale che consenta agli italiani di votare il più presto possibile, con nuove regole che garantiscano un’effettiva corrispondenza fra maggioranza parlamentare e di governo e maggioranza degli elettori.
In realtà Berlusconi non ha nessun interesse a votare subito e ad andare a elezioni anticipate perché la sua creatura, Forza Italia, è allo sbando e non è nelle condizioni di poter competere per la leadership del centrodestra.
Oltretutto, nel partito non c’è un leader che possa prendere il posto di Berlusconi (ma nemmeno lui lo vuole).
I suoi alleati chiedono le primarie, che lui vede come fumo negli occhi, e piuttosto che cedere lo scettro è disponibile a nuovi accordi col PD di Renzi.
Diciamola tutta : Berlusconi non si strapperebbe certo i capelli (è un modo di dire) se anche si andasse a scadenza naturale della legislatura nel 2018. Lui spera di essere riabilitato politicamente per potersi ricandidare.
Dopo la condanna che lo ha messo fuori gioco Berlusconi, a partire dal 9 marzo 2018, potrà chiedere di essere riabilitato, visto che il giudice di Sorveglianza di Milano gli ha concesso la liberazione anticipata.
L’articolo 179 del codice penale dice che trascorsi tre anni il condannato può chiedere la riabilitazione. Una sentenza, in questo senso, restituirebbe al leader di Forza Italia quella candidabilità scippatagli dalle legge.
Ecco spiegato perché…
Ecco spiegato perché non smania per le elezioni anticipate.
Il (non) ritorno al Mattarellum per andare ad elezioni anticipate
Sta prendendo sempre più corpo l’ipotesi di un ritorno al Mattarellum, la legge elettorale che è stata in vigore dal 1993 al 2005 e che porta il nome del Presidente della Repubblica.
Renzi ha avanzato questa ipotesi durante la concitata assemblea del PD, quella della “faccia come il culo di Speranza”, Salvini si è detto subito disponibile a votare questa proposta pur di tornare al voto subito.
C’è un problema.
Anche volendo, Salvini e Renzi insieme non hanno i numeri al Senato per farla passare.
Oltretutto, Renzi sa benissimo che. destra sovranista a parte, non c’è grande voglia di riportare in vita il Mattarellum così com’era.
Brunetta dice che il Mattarellum è una legge elettorale adatta per il bipolarismo (due grandi coalizioni che si sfidano e si alternano al governo), ma non per il tripolarismo attuale creatosi con l’imponente crescita di consensi del Movimento 5 Stelle.
Ha ragione, nessuno avrebbe una maggioranza solida e ci sarebbe una totale ingovernabilità, cosa che il Presidente della Repubblica non vuole.
Forza Italia, inoltre, vede il Mattarellum come fumo negli occhi e considera solo una legge elettorale fortemente proporzionale per poi sedersi al tavolo delle trattative con chi “vincerà” le elezioni e formare una grossa coalizione.
Dire, quindi, che Forza Italia vuole tornare alla Prima Repubblica è corretto? Abbastanza.
L’incognita a 5 Stelle
Nonostante l’abbiano contrastato dall’inizio, sotto sotto, i grillini vorrebbero tenersi l’Italicum così com’è ed estenderlo al Senato.
Normale, per loro sarebbe una vittoria quasi certa al ballottaggio, se consideriamo l’esperienza delle ultime elezioni amministrative.
Ma non sarà così.
Se dal 24 Gennaio 2017 dovesse uscire una correzione fortemente proporzionale per il Movimento 5 Stelle sarebbe un problema.
Cosa succede in quella data?
Te lo spiego subito.
24 Gennaio 2017, la data chiave
In questa data si esprimerà la Corte Costituzionale sull’italicum, la legge elettorale voluta da Renzi.
Legge che potrebbe avere fino a sei profili di incostituzionalità, tra cui la presenza di liste parzialmente bloccate e il premio di maggioranza in caso di ballottaggio.
Senza contare che il Senato è ancora vivo e ha una legge elettorale totalmente diversa dalla Camera.
Quella che uscirà dalla Consulta potrebbe essere quindi la legge elettorale con cui si andrà a votare?
Potrebbe, se i partiti non riescono a trovare un accordo prima o dopo.
Ma nessuno si muoverà realmente prima del 24 Gennaio.
Il grave errore dei partiti e dei candidati in vista delle elezioni
Aspettare il 24 Gennaio per muoversi e iniziare la campagna elettorale è un suicidio politico, soprattutto per chi si ritroverà a rincorrere.
Come spiego nel mio ebook e in questo articolo il fattore tempo è fondamentale oggi.
L’era del “aspettiamo gli ultimi 3 mesi, tanto c’è tempo” e del “i giochi si fanno verso la fine” è finita!
Oggi ragionare in questo modo significa mettere un piede e mezzo dentro le sabbie mobili.
Se punti a diventare Deputato o Senatore (o qualcosa di più) per la prima volta, o vuoi essere riconfermato, non puoi certo aspettare indicazioni dal tuo partito per iniziare la tua personale campagna elettorale.
Non si conosce ancora la legge elettorale, vero, ma se poi ti ritrovassi a dover cercare le preferenze o il consenso nel territorio per via di (piccoli) collegi uninominali?
E se non esistessero più i “collegi sicuri” di una volta?
Puoi permetterti di aspettare i tempi della politica tradizionale?
Se vuoi avere più chance di vincere e di essere eletto non puoi.
Per vincere la battaglia nella mente degli elettori ci vuole molto tempo
Alle prossime elezioni politiche 2017 la concorrenza sarà enorme e la “cattiveria agonistica” di chi non vuole perdere il posto sarà a livelli mai visti prima.
Il virus della rottamazione ha colpito tutti i partiti e non risparmia nemmeno gli ultimi arrivati.
Sei sicuro di non essere anche tu tra quelli che, nella testa di chi comanda nel tuo partito, verranno rottamati?
Per ottenere grandi risultati ci vuole molto tempo.
Per cadere in disgrazia basta un giorno, forse meno.
Inizia oggi a mettere in moto la macchina elettorale per la tua campagna permanente e farti trovare pronto in caso di (sempre più probabili) elezioni anticipate.
La fretta è una cattiva consigliera
Se hai capito l’importanza di muoverti in anticipo rispetto ai tuoi avversari/concorrenti è una buona cosa.
E’ bene, però, che tu sia a conoscenza di un errore che, in questa fase, ti potrebbe costare caro e che non devi commettere.
Di cosa sto parlando?
Della tua ricerca su Google “agenzia di comunicazione” etc. etc.
Della tua richiesta di consigli ad amici e colleghi riguardo a chi puoi affidarti per la campagna elettorale.
Voglio metterti in guardia subito : se le fondamenta sono fatte male quando arrivi al tetto la casa crolla, anche se è la più bella del mondo.
Leggi questo articolo se vuoi scampare questo enorme pericolo e scopri i 3 motivi per cui le agenzie di comunicazione e marketing tradizionali NON devono occuparsi di politica. E perchè sei a rischio se ti affidi a loro.
Cosa fare adesso?
Se hai, finalmente, compreso anche questo passaggio, allora visita la pagina con i nostri servizi e compila (senza impegno) il modulo di pre-consulenza che trovi in fondo.
La tua richiesta verrà presa in carico dal nostro staff e, in caso di valutazione positiva, verrai ricontattato per iniziare insieme la collaborazione che ti permetterà di mettere definitivamente il turbo alla tua propaganda politica per il parlamento.
P.S. : finché pensi e rifletti (troppo) i tuoi concorrenti/avversari si stanno già muovendo per “farti fuori” e assicurarsi una posizione di favore. Vuoi assistere alla prossima campagna elettorale da spettatore, rosicandoti le unghie per l’occasione persa? Se, come penso, non vuoi che succeda allora datti da fare ADESSO e visita la pagina con i nostri servizi e compila il modulo di pre-consulenza che trovi in fondo.