L’arma del confronto pubblico tra candidati: le 15 domande a cui rispondere prima di partecipare

Sono sempre più frequenti le campagne elettorali in cui viene organizzato un confronto pubblico tra i candidati alle elezioni.

Per confronto pubblico intendo: un palco con i candidati seduti uno a fianco all’altro, un moderatore che fa le domande, un pubblico di cittadini e sostenitori in platea.

Il dibattito politico un tipo di evento che riscuote molto interesse tra la cittadinanza. Anche i candidati lo apprezzano, soprattutto quelli in svantaggio che devono recuperare terreno e che si devono giocare il tutto per tutto.

Chi è in testa nei sondaggi o ha più da perdere dal confronto con gli avversati tende a evitarlo perché lo considera un pericolo. La paura di commettere qualche errore che possa dilapidare la differenza di consenso con gli avversari è troppo grande.

Ma la valutazione va fatta in base al contesto e in base a chi sono gli avversari.

Ad ogni modo, è opportuno conoscere quali sono le regole del “gioco” prima di decidere di partecipare. Una volta comprese si valutano i pro e i contro.

A questo proposito ho sintetizzato le principali domande da fare a chi organizza l’evento prima di accettare l’invito. Noi assegniamo un punteggio ad ognuna di queste domande in base all’importanza dei singoli punti. Fatto questo abbiamo una formula che, abbinata al buon senso ed alla nostra esperienza, ci permette di dare una risposta definitiva sulla decisione finale da prendere.

1. Dove si terrà il confronto?

2. Quando si terrà e quanto durerà?

3. Chi sarà il moderatore della serata?

4. Quante domande ci saranno?

5. Qual è il tempo di risposta per ogni domanda? Se si esaurisce il tempo viene tolta la parola o si fa concludere il discorso?

6. Le domande saranno concordate prima o a sorpresa? Nel secondo caso si conosceranno gli argomenti di massima su cui verranno fatte le domande?

7. In che ordine risponderanno i candidati? Questo ordine rimarrà lo stesso dall’inizio alla fine o cambierà più volte nel corso del dibattito?

8. In che ordine verranno fatti sedere i candidati sul palco?

9. I candidati devono rimanere seduti mentre rispondono o possono alzarsi in piedi e muoversi?

10. Qual è il numero minimo di candidati che deve accettare di partecipare perché il dibattito si tenga in ogni caso?

11. Il pubblico può intervenire durante il dibattito o deve rimanere in silenzio?

12. Ci sarà un numero di posti a sedere riservato per i componenti delle liste?

13. Come verrà pubblicizzato l’evento?

14. Ci sono delle regole che, se violate, permettono al moderatore di annullare il confronto?

15. È previsto un incontro tra i candidati ed il moderatore per stabilire di comune accordo le regole del confronto?

Se ignori questi passaggi, lo fai a tuo rischio e pericolo.

matteo spigolon

MATTEO SPIGOLON

12 anni di esperienza politica sul campo, oltre a competenze di comunicazione e marketing politico. A differenza delle tradizionali agenzie, i cui consulenti non hanno mai fatto politica attiva e non hanno mai distribuito nemmeno un volantino, conosco esattamente i meccanismi interni della politica, le cose che funzionano e quelle che non funzionano, avendo vissuto in prima persona queste esperienze.

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