Se lavori per un politico o un partito ecco cosa devi sapere per non farti spennare come un pollo

Comunque vada la campagna elettorale, il gioco è tutt’altro che finito la notte dopo delle elezioni. E non sto parlando del lavoro da iniziare post-elezioni (sempre che te l’abbiano commissionato).

Mi riferisco al fatto che se sei il proprietario di una piccola azienda di consulenza politica e non vieni pagato per intero una volta finito il lavoro, questo potrebbe compromettere seriamente il tuo business.

I consulenti ed fornitori spesso devono perdere un sacco di tempo per chiamare e chiedere appuntamenti al fine di riscuotere il pagamento, e non sempre si ottiene risposta o si riesce in tempi brevi.

Per le grandi campagne nazionali lo standard è pagare mesi, se non anni, dopo la fine delle elezioni. In molti casi questi soldi sono dovuti sia a consulenti che fornitori di ogni tipo. Basti pensare che, per la sua campagna presidenziale, Hillary Clinton ha versato più di 200.000 dollari ancora dovuti ad un sondaggista con 4 anni di ritardo. 

Se invece possiedi una piccola azienda o società di consulenza e non hai la garanzia di venir pagato per intero al termine della campagna elettorale, potrebbe essere un grosso problema per la tua sopravvivenza. Come comportarsi quindi? La miglior difesa è l’attacco, si dice spesso. La pensano così anche i consulenti che hanno affrontato questi problemi di riscossione.

Si deve avere un “piano di incasso” ben prima del termine della campagna elettorale.

La sostanza è che non puoi inviare le fatture il giorno delle elezioni o successivi, probabilmente il politico o il partito avrà già speso tutti (o quasi) i soldi a disposizione, così resti fregato.

Può sembrare ovvio quello che dico, ma molte aziende non si occupano di “sollecitare” il pagamento delle fatture da saldare ben prima del giorno delle elezioni. Se lo fanno è più probabile che le fatture vengano pagate in modo tempestivo.

Per evitare di chiudere la campagna elettorale senza alcuna certezza sui pagamenti, le aziende devono definire un piano di pagamento chiaro fin dall’inizio col committente.

Chris Cupit, presidente di “Campaign Marketing Solutions”, divide i clienti in due categorie.

  • Nuovi Clienti : si deve chiedere il pagamento in anticipo o una quota sul totale, altrimenti si rischia di non essere pagati per intero alla fine;
  • Vecchi Clienti : è possibile essere più indulgenti con i clienti affidabili, comunque è sempre nell’interesse dell’azienda stabilire un piano di pagamenti.

Sulla base della sua esperienza Cupit fa notare che le campagne oltre i 10.000 € sono le più insidiose, e più passa il tempo più è difficile essere pagati.

Se hai a che fare con un cliente che ti deve ancora una grossa somma, è probabile che stia pagando altre aziende prima di arrivare da te. Il modo migliore per evitarlo è fare telefonate o inviare email ogni settimana, in modo da ricordare le scadenze. In questo caso sei al limite dello stalking, ma se non hai fatto bene gli accordi prima…

Per lo stratega Patrick McGill non bisogna essere troppo gentili con gli amici perché possono approfittarsi del vostro rapporto ed allungare di molto i pagamenti.

Ancora McGill dice che si è sempre in competizione con altri per essere pagati per primi e che non è il massimo essere gli ultimi quando le gestione della campagna è in mano tua. Cioè tu sei più importante di tutti gli altri e vieni pagato per ultimo. Ti brucia eh?

Assicurati, inoltre, che il budget che ti viene comunicato per la campagna sia definito in partenza e non ci siano provvedimenti futuri che ne approvano lo stanziamento, altrimenti non partire nemmeno, potresti avere delle brutte sorprese.

Una cosa da evitare è coinvolgere la stampa per sputtanare il cliente che non paga. Far conoscere a tutti queste cose rischia di compromettere la reputazione della tua azienda con clienti futuri e difficilmente qualcuno verrà ancora da te.

Per riassumere, ecco i punti più importanti.

  • Fatti dire il budget e verifica che non sia soggetto a riduzioni o ad approvazioni future (es. delibera o determina);
  • Se è un nuovo cliente pagamento 100% anticipato (se ci riesci), oppure 50% prima di partire, 40% in corsa ed il resto alla fine;
  • Se è un vecchio cliente, uno di quelli seri e puntuali nei pagamenti, fatti comunque pagare una piccola quota di partenza e poi stabilisci un piano dei pagamenti;
  • Metti subito in chiaro col cliente che la tua azienda è fondamentale per la buona riuscita della campagna più di qualunque altro fornitore;
  • Non farti infinocchiare con promesse di collaborazioni future e continuative, fatti pagare e poi il resto si vedrà;
  • Se il cliente non paga evita uno scontro frontale e di renderlo pubblico direttamente.

Quindi, se non vuoi farti spennare come un pollo o prenderlo in quel posto, fai le cose fatte bene prima di partire e non avrai problemi, o comunque molti di meno. E se il cliente non accetta di fare un accordo basandosi su i punti sopra, non fa per te, lascia che a fallire siano gli altri.

matteo spigolon

MATTEO SPIGOLON

12 anni di esperienza politica sul campo, oltre a competenze di comunicazione e marketing politico. A differenza delle tradizionali agenzie, i cui consulenti non hanno mai fatto politica attiva e non hanno mai distribuito nemmeno un volantino, conosco esattamente i meccanismi interni della politica, le cose che funzionano e quelle che non funzionano, avendo vissuto in prima persona queste esperienze.

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